Volontariato

Dov’è finita la riforma?

Csi,Uisp e Acli chiedono al governo che fine hanno fatto i progetti di riordino del Coni e dell'associazionismo sportivo.E avanzano una serie di proposte legislative

di Pasquale Coccia

I principali enti di promozione sportiva, che in Italia rappresentano due milioni di cittadini che praticano sport, avanzano congiuntamente alcune proposte per una nuova legislazione sportiva. Un documento comune sottoscritto dal Centro sportivo italiano (Csi), Unione italiana sport per tutti (Uisp) e Unione sportiva Acli, denuncia il fatto che lo sport per tutti nel nostro Paese, pur contando dodici milioni di praticanti, è privo di qualsiasi riconoscimento istituzionale e subordinato dal Coni alle esigenze dello sport di vertice. Per questo hanno deciso di sollecitare il Governo e il Parlamento a prendere una serie di provvedimenti che riguardano l?ordinamento sportivo, in particolare il decreto di riordino del Coni, presentato dal ministro Melandri, il disegno di legge sulle società e le associazioni sportive dilettantistiche. In attesa che il Governo convochi la Conferenza nazionale dello sport, sede dove esplicitare un progetto di riforma dello sport di più ampio respiro, gli enti di promozione sportiva avanzano alcune proposte. Il Coni riformato deve occuparsi esclusivamente dello sport agonistico di alto livello, mentre per quanto riguarda l?associazionismo dedito alla promozione dello sport per tutti, è necessario istituire un organismo autonomo strettamente collegato al ministero che ha la competenza per lo sport, alle Regioni e agli Enti locali. Inoltre, è importante costituire anche un organismo di collegamento tra queste due aree autonome. Per quanto concerne le risorse economiche, attualmente gestite esclusivamente dal Coni attraverso gli introiti del concorso pronostici, gli enti di base propongono un intervento diretto dello Stato che provveda a riequilibrare la distribuzione delle risorse tra lo sport di vertice e lo sport sociale, visto che a quest?ultimo il Coni destina appena lo 0,90% dei proventi del totocalcio e totogol. In merito al decreto di riordino del Coni, Csi, Uisp e Us Acli, dissentono da quanto proposto dal ministro Melandri, che inserisce il Comitato nazionale sport per tutti, organismo che sarebbe deputato alla promozione dello sport sociale, fra gli organismi del Coni e sollecitano la commissione parlamentare consultiva in ordine alla riforma, a definire compiti, composizione, finanziamento e modalità di funzionamento attraverso un apposito regolamento approvato dal ministro competente, che dovrà prevedere anche un adeguato collegamento tra le attività del Comitato e le esigenze del territorio.


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